GEDICHT
Ich sehe den Wind in den Lärchen gehen
und höre das Grass wachsen,
und die anderen sagen: Keine Zeit !
Ich sehe den wilden Wassern zu
und den Wolken über den Bergen,
und die anderen sagen: Wozu ?
Ich sehe den Schmetterlingen nach
und den spielenden Kindern,
und die andere sagen: Na und ?
Ich kann mich nicht satt sehen
an allem, was ist,
und di anderen sagen: Was soll es ?
Ich bewundere Dich, o mein Gott,
in allem, was lebt,
und die anderen sagen: WIE SO ?
( Lothar Zanetti, Bad Wimpfen )
Renato Zilio
Vangelo dei migranti
con gli italiani in terra inglese
Prefazione del Card. Roger Etchegaray
Editrice Missionaria Italiana
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COMUNICATO STAMPA EMI
Renato Zilio
Vangelo dei migranti
con gli italiani in terra inglese
Prefazione del Card. Roger Etchegaray
Nel contesto dell’anno 2010, proclamato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale per l’avvicinamento delle culture” e dalla Conferenza delle Chiese Europee (Kek) “Anno europeo per le migrazioni”, un libro che raccoglie le meditazioni di un missionario dei migranti.
I pensieri diventano qui pagine vive, che nascono giorno dopo giorno dall’esperienza della sua parrocchia londinese. È un vero microcosmo. Sono gli emigrati italiani, la cui vita si intreccia, oltre che con quella del Paese ospite, anche con le comunità portoghese, filippina. Per gli uni e per gli altri – per tutti – “emigrare è sempre una lotta. Lo è per il pane e la dignità.”
Impegno pastorale e sfida del “vivere insieme” si rivelano particolarmente vivi, stimolanti e attuali.
Una lettura tra prosa e poesia che rinvia il lettore alla realtà degli immigrati in Italia oggi e porta a riflettere sulla nostra condizione attuale di popolo che accoglie. Uno strumento prezioso per capire il mondo multiculturale in cui viviamo..
“Se la tua storia è più preziosa della tua origine,
ciò che tu hai costruito è più importante di quanto tu hai ricevuto...
Se hai rivelato una libertà responsabile che ti ha reso differente,
hai fatto il tuo volto ancora più luminoso.
E se per te un cammino con altri vale più del tuo punto di partenza,
avrai detto la grandezza di un essere umano!”
La congregazione scalabriniana è fondata da Mons. G.B. Scalabrini alla fine Ottocento, per sostenere socialmente e spiritualmente i numerosissimi emigrati italiani. Ora i suoi missionari e missionarie sono inviati nel mondo alle comunità di migranti di ogni cultura e nazione, per costruire attraverso le loro vicende causate da ingiustizie o squilibri economico-demografici la solidarietà tra tutti gli uomini.
Renato Zilio, nato a Dolo (VE), nel 1950 è missionario scalabriniano con una lunga esperienza al servizio dei migranti. Ha fondato il Centro Interculturale Giovanile di Ecoublay nella Regione Parigina, ha diretto a Ginevra la rivista della comunità italiana Presenza Italiana, ha lavorato presso il Centro Studi Migrazioni Internazionali di Parigi e svolto attività di missione a Gibuti, nel Corno d’Africa. Vive attualmente a Londra presso il Centro Interculturale Scalabrini di Brixton Road.
I suoi ultimi libri: Lettere da Gibuti (Ed. Messaggero Padova, 2008), Parole dal deserto (Ed.Paoline, 2009)
Titolo: Vangelo dei migranti
Autore: Renato Zilio
pagg.: 128
euro: 9,00
INDICE
Prefazione. «Non imbroglierai sui diritti di un
immigrato» del card. Roger Etchegaray ........ Pag. 5
Introduzione. Il Regno è tra noi .......................... » 7
Spirito di unità .................................................... » 11
Italiani in terra inglese ........................................ » 13
Un’adozione originale ......................................... » 15
Emigrare oltremanica .......................................... » 17
Fede di migranti .................................................. » 21
Una domenica a più voci ..................................... » 25
Il senso dell’altro ................................................. » 29
Preghiera di un missionario ................................ » 33
L’arte di accogliere .............................................. » 35
Processione a Londra .......................................... » 39
Novembre in emigrazione ................................... » 41
Una croce, un amore che muore ......................... » 45
Il dialogo della vita ............................................. » 47
Mettersi a servizio ............................................... » 51
Betlemme dei migranti ........................................ » 53
Natale è fare posto .............................................. » 55
Epifania a Londra ................................................ » 57
Odissea di una migrante ...................................... » 61
Viaggio alle origini ............................................. » 63
God bless you! .................................................... » 67
Vivere ai confi ni .................................................. » 69
Le tre cose che contano ....................................... » 73
La tua cultura ...................................................... » 77
Mettersi in cammino ........................................... » 79
Nelle mani dell’altro ........................................... . » 81
Spezzare il pane .................................................. » 83
Invio missionario ................................................ » 85
Vite migranti da benedire .................................... » 87
Da un altro punto di vista .................................... » 89
Straordinaria processione! .................................. » 91
Da stranieri a cittadini ......................................... » 95
Emigrano anche i santi ........................................ » 99
E venne un uomo ................................................ » 103
La chiesa e i nostri emigranti .............................. » 105
Pellegrinaggio originale ...................................... » 109
Da un monastero inglese ..................................... » 113
Elogio della differenza ....................................... » 117
Se tu… .............................................................. » 119
Prefazione del Cardinal Roger Etchegaray.
«NON IMBROGLIERAI SUI DIRITTI DI UN IMMIGRATO”
Come lo proclama la Bibbia (Deuteronomio 24,17), ecco un problema antico quanto l’umanità. Il termine «imbrogliare » è duro, ma esprime bene come un diritto può essere bassamente manipolato quanto lo può essere un semplice gioco.
A dire il vero, l’emigrazione è diventata oggi di una complessità crescente o piuttosto di un’ampiezza tale… da non essere sufficiente l’imbroglio! Si dibatte molto in questi tempi, soprattutto in Europa, non senza fatica per cercare un consenso. La riflessione è necessaria per meglio scoprire le radici delle nostre solidarietà universali e questa riflessione deve inglobare gli emigranti. Ma questo non lo si può fare se non in un clima di reciproca fiducia. L’originalità del libro di Renato Zilio è di analizzare coraggiosamente l’emigrazione in Terra Inglese, terra ideale per trovarvi degli immigrati di tutti i continenti: ciò fa dire al religioso scalabriniano che la sua parrocchia è il mondo e la sua terra è stata la prima ad accogliere quelli dell’Estremo Oriente. Oggi, ovunque, infatti, Oriente e Occidente si incontrano e si intrecciano insieme. Non dimentichiamo che l’immigrato, come ogni uomo, non vive di solo pane. Per molte famiglie maghrebine, ad esempio, nonostante il contesto di una società secolarizzata, la fedeltà alla loro fede, l’educazione religiosa dei loro bambini, la celebrazione delle feste religiose sono altrettanto importanti di un contratto di lavoro o di un alloggio decente. Dobbiamo fare il possibile per creare un clima favorevole che permetta loro di darsi dei luoghi di preghiera e di insegnamento coranico. È venuto il momento di prendere coscienza del carattere permanente e non più provvisorio della popolazione straniera. È un fatto nuovo che bisogna affrontare con lucidità. Come altri paesi d’Europa, l’Italia sta diventando una nazione dove differenti razze, differenti culture, differenti religioni devono avere il loro pieno e legittimo posto. Invece di cedere a un istinto di ripiegamento su noi stessi e di autodifesa di fronte agli stranieri è insieme che dobbiamo scrivere questa nuova pagina della storia del nostro paese.
Non solo a causa del debito di riconoscenza che abbiamo nei loro riguardi, ma prima ancora per senso di giustizia e di solidarietà e in uno spirito di partners, di fratellanza. Il compito è impegnativo. Comprendiamo meglio, così, la parola della Bibbia: «Non imbroglierai sui diritti di un
immigrato». Che la contemplazione dell’amore infinito di Dio per tutti ci aiuti ad impegnarci risolutamente sulla via della vita, dove ogni compagno di viaggio, ogni straniero sarà riconosciuto in parole e in atti come un fratello, il nostro fratello.”
† Cardinal Roger Etchegaray