Padre Vincenzo Lumetta - Brasile
Da: |
Lumetta Vincenzo vlumetta@rcj.org
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Data invio: |
giovedì 24 aprile 2014 21:11:41 |
A: |
Zaniolo (amissi-mondo-veneto@hotmail.it) |
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PASSIONE DI CRISTO PASSIONE DEL MONDO
Carissimo fratello Zaniolo e amici
nel cuore del sertão brasiliano ti giungono i miei migliori auguri dii una Santa Pasqua.
E' stata una settima piena di attivitá e di visite. Volevo scrivere prima la mia riflessione e il mio pensiero ma ho avuto poco tempo.
Siamo tre missionari e dividiamo la nostra vita a servizio di tre parrocchie e tre paesi: Presidente Janios Quadro, Maetinga e Caraibas che insieme hanno un territorio di un raggio di azione di
50 Km, con una popolazione di 30.000 abitanti, divisa in 85 comunitá rurali
"E' la Pasqua di Gesú non si puó fare a meno di andare a messa. Ho cucito il mio nuovo vestito, giá é da un anno che aspetto la visita del missionario, ho percorso 10 km a piedi, mi sono alzata
alle prime luci dell' alba, al canto del gallo per raggiungere la cappella. Ho aspettato tanto adesso non posso mancare a questo incontro con il Signore". Dulcineia, é una giovane donna, parda,
le sue mani callose, esalavano l' odore del latte di vacca appena munto. Invecchiata dai raggi del sole e dall’aridità della terra. Aspettava su una strada, non asfaltata, polverosa e piena
di sabbia, insieme alle sue due bambine qualcuno che gli desse un passaggio. Salgono sulla macchina ,imbiancata da una nuvola di polvere, e vengono insieme a me per celebrare la Pasqua.
Alle due bambine domando, quasi rompendo un silenzio pieno di timidezza: "Avete ricevuto l' uovo di Pasqua? Rispondono:" Non c' é nessuno che ce lo dá".
Forse per noi é superfluo sentire tutto questo, abituati al benessere e a un mercato che si sostiene dal consumismo, ma quelle parole ti feriscono il cuore come la lancia, che apre il
costato di Gesú.
Un grande numero di persone mi aspettava per la messa annuale di Pasqua nella chiesetta della comunitá Caboclo, fatta di paglia e fango. Ma prima di celebrare visitiamo con il popolo il
piccolo cimitero. Era un quadrato di terra pieno di croci bianche ficcate per terra. Non c' erano né fiori e né foto. Ma soltanto la memoria e l' amore di quella gente per i propri cari. La vita
e la morte, nel sertão brasiliano si uniscono nel canto domenicale dell' Alleluia.
Un papá, ridotto in una sedia a rotelle, senza una gamba falciata dalla caduta di un albero, partecipa alla gioia pasquale. Mi ricorda il mistero della
passione dell' uomo che si unisce alla passione di Cristo. ll suo stare lí mi riempie di allegria perché la fede nel Cristo risorto lo porta a condividere la sua passione.
"Io ho perso una gamba, so che non ritorna, ma sono qui per incontrarmi con gli amici e con Gesú, lui mi da la forza per andare avanti. Ho ancora tre bimbi da crescere". E' il grido della sua passione. La passione di ognuno di noi nell' affrontare la realtá della vita. E'' il grido della sua e della nostra resurrezione.
Buona Pasqua! Buon Passaggio!
No passeggio. La nostra vita é un passaggio continuo dalla morte alla vita. Dal dolore alla gioia, dalla violenza alla pace, dalla ingiustizia all' amore, dal peccato alla grazia, dalla
morte alla vita. E in questo momento voglio ricordare tanti amici che stanno abbracciando la passione di Cristo nella malattia. Coraggio. Non perdete la speranza. Non perdete la gioia di
vivere. Non perdete il senso vero della vita. Non pensiamo a quello che ci manca ma pensiamo a quello che abbiamo, e ringraziamo. Gesú é il nostro passaggio verso la resurrezione della vita piena
e vera.
Gesú Risorto ci dia la saggezza di poter comprendere il vero senso della morte e della resurrezione. Siamo ancora nel ventre della nostra mamma, aspettiamo di nascere a nuova vita. Non é ancora il momento. Soffriamo il dolore del parto ma la luce del sole divino ci aprirá gli occhi per vedere la vera realtá, l' eternitá.
con stima e affetto P. Vincenzo Lumetta e i suoi bambini.