P. Vito Girotto

Paroisse de Makalondi

Mission Catholique

B.P. 10270  NIAMEY   NIGER

E-mail: vitoniger@gmail.com

 

Buon Natale e Buon Anno 2015 a tutti gli amici del mondo veneto,
missionari e non. Fa piacere avere degli auguri nel dialetto, o meglio
lingua, della propria terra, specialmente quando si è lontani. Un
saluto a tutti dal Niger. p. Vito Girotto, sma



 Natale 2014

 

            Cari amici e parenti tutti,

                                                           ho qualche distrazione durante la distribuzione della Comunione, sia quando celebro a Makalondi, sia nelle altre comunità e così mi capita di guardare le “ mani” di certe persone e sono molte, soprattutto di giovani  donne,  mani deformate dal lavoro, mani callose che fanno capire quanta legna è stata tagliata e messa al fuoco per cucinare, quanto miglio è stato ridotto in farina con il pestello. Pensavo alle mani di Maria che dovevano essere come quelle, mani forti, mani che cercano di accarezzare il piccolo Gesù, ma che lo sfiorano per non fargli male e che gli fanno capire da subito che la vita su questa terra, come quella del Niger,  è dura ma è bella. Al primo Natale non c’era proprio nulla che attirasse l’attenzione su Maria e Giuseppe con il loro piccolo Gesù se non fossero venuti gli angeli a svegliare i pastori, le cui mani  erano profumate dall’odore delle pecore,  mani che si sono aperte alla meraviglia e congiunte in preghiera offrendo la gioia dell’incontro con Colui che sarà il Buon Pastore.  A Natale vorremo che tutti fossero felici, come Maria, Giuseppe, i pastori: offriamo le nostre mani, il nostro cuore, la nostra intelligenza per dare “una mano” a chi sta peggio di noi.  E’quello che propongo ai cristiani di Makalondi augurando a tutti che sia una festa che continua nell’impegno di solidarietà e di speranza.

            Si parla molto in Niger di prevenzione dell’ Ebola e così il segno della pace con la stretta di mano nella celebrazione della Messa è stato sospeso; a Novembre ci sono stati  attentati di estremisti islamici alla frontiera tra  il Niger e il Mali e poi chi sta alla testa del paese con scandali e corruzione sembra pensi unicamente alle prossime elezioni  dimenticando tutte le promesse elettorali di quattro  anni fa creando un clima di malumore nel paese. Al primo Natale di Gesù a Betlemme non doveva esserci una situazione migliore della nostra perché il censimento dell’imperatore Augusto faceva paura alla povera gente che temeva nuove imposte e poi il re Erode tutti sapevano che era un uomo poco di buono che non difendeva la sua gente, anzi. In questo clima di tensione e di paura il Signore è venuto ed è dovuto fuggire in Egitto a qualche mese dalla nascita. Fuggire: è quello che vari amici mi propongono come dieci anni fa quando mi trovavo in Costa d’Avorio all’epoca della guerra tra nord e sud. Per me missionario la situazione non è poi così drammatica come per il piccolo Gesù e così penso di celebrare anche il prossimo Natale in terra nigerina. Fuggire in questo momento non infonde fiducia a nessuno e quindi sarà un Buon Natale per me e per tanti di voi che non avete più lavoro se non perdiamo la speranza nel Signore e in tutti coloro che onestamente, anche se sono pochi, si danno da fare per cambiare la situazione e del Niger e dell’Italia.

            Buon Natale e Buon Anno Nuovo 2015 con mani laboriose e solidali e con la speranza nel cuore perché il Salvatore è venuto ed è in mezzo a noi. Ci accompagni la preghiera reciproca e tanti, tanti cari saluti.  

                                                                       Vostro p. Vito Girotto, sma



Cari amissi,
anca se in ritardo,
ve spedimo sta prima létara de un missionario nostrán in Niger: Vito Girotto
Grassie e bona continuassión

 

P. Vito Girotto

Paroisse de Makalondi

Mission Catholique

B.P. 10270 NIAMEY     NIGER

E mail: vitoniger@gmail.com                                                                                   Natale 2013

 

Carissimi Amici e Parenti,

                                                                sta arrivando Natale ma qui in Niger bisogna andare nei supermercati della capitale per veder qualche addobbo e sentire la musica di Natale come in Italia. La gente comune, quella di Makalondi, non sa neppure che esistano i supermercati frequentati da qualche europeo e da lavoratori di Organizzazioni non governative o governative con salari simili a quelli dell’Europa. A molti musulmani il Natale sembra una festa pagana sia perché non riconoscono Gesù come Figlio di Dio, sia perché dalla televisione vedono che per molti occidentali è motivo di commercio e quindi invitano i cristiani con messaggi nei cellulari a non andare a pregare per Natale perché Allah non vuole la celebrazione della nascita di Gesù. I nostri cristiani non ascoltano questi messaggi perché in Niger come ovunque in Africa la festa piace e allora anche se non si farà il presepe con i lumi e la neve come in Italia e non ci sarà il pranzo o il cenone con i parenti e gli amici, chi può si compererà un pezzo di stoffa con le immagini stampate della nascita di Gesù e una frase evangelica che ogni anno cambia e così il sarte potrà cucire una nuova camicia o una gonna che ricorderà il Natale 2013. Ai miei cristiani dirò Buon Natale con la camicia nuova del 2013 ed anche senza la camicia: Buon Natale perché Gesù ce ne darà una rinnovata dalla sua misericordia e dal suo amore, camicia che portiamo nel cuore come l’abito bianco del battesimo.

         Il catechista Dieudonné proprio oggi è venuto a chiedermi di celebrare la Messa perché suo figlio Joseph  si sposerà tradizionalmente in settimana. Un mese fa era andato dal capo -villaggio per capire se era possibile fare una festicciola per il matrimonio del figlio. Il capo villaggio aveva deciso che durante il mese di Novembre si poteva fare festa e che da dicembre in poi tutte le feste sarebbero state abolite a causa della carestia. Manca il miglio nei piccoli granai delle nostre famiglie e quindi le feste sono abolite perché il poco che c’è non sia sprecato per fabbricare la birra di miglio, bevanda che richiede molto di questo cereale per pochi litri di birra. La gente accetta questo sacrificio e a Natale probabilmente si farà festa con polenta di miglio, riso e fagioli, un po’ di carne di pollo e acqua fresca visto che in questo periodo il vento freddo del Sahara rinfresca tutto l’ambiente. La festa sarà comunque bella. Le piccole comunità cristiane si ritrovano insieme per la Messa, animata da canti e danze e poi si condivide quello che ciascuno porta da casa e si continua a danzare. Dal 25 dicembre all’Epifania la festa di Natale si celebra in luoghi diversi in modo che ogni comunità piccola o grande che sia, in tutto sono 17, possa sentire e far capire che Gesù è salvatore di tutti.

         Alcuni di voi mi hanno affidato offerte per progetti diversi, per poter scavare pozzi, pompe, riabilitare un Centro di formazione, per l’Alfabetizzazione di adulti, per i due Foyer dove vivono 49 ragazzi di villaggi che frequentano la scuola a Makalondi. Vi posso assicurare che con la collaborazione di alcuni laici cristiani competenti queste opere si stanno realizzando e come potete capire gli aiuti sono sempre necessari perché c’è sempre il grande progetto di dare una mano a chi non ha più nulla da mangiare, a chi non può comperare le medicine, a chi ha visto bruciare in pochi minuti la sua capanna con qualche indumento e qualche biglietto di banca che aveva nascosto sotto le travi di legno del tetto. Il povero Gesù del Niger sa accettare non solo i regali simbolici dei Magi, ma anche i piccoli grandi doni di solidarietà che vengono da voi. Grazie.

         Buon Natale nel cuore, cari amici, nel cuore che si apre a ricevere il grande dono di Dio che ci invia il Figlio suo come salvatore e nostro compagno di viaggio. Egli dona gioia e fiducia nell’incontro fraterno verso tutti senza distinzione.       

       Buon Anno Nuovo che arriverà presto. Che sia colmo della benedizione del Signore.

                  

p. Vito Girotto

vitoniger@gmail.com


Ringrazio degli auguri pasquali che ricambio anche se in ritardo  perché dove sono non sempre riesco a collegarmi.

Mi trovo infatti a Bomoanga, un villaggio al sud del Niger, dove sto cercando di imparare la lingua gurmancé. Al momento non ho nessun fatto particolare da narrare, ne foto da inviare. Lo farò in seguito.

Sono qui solo da cinque mesi e "i miei occhi sono grandi ma vedono poco la realtà" di questo paese dell'Africa saheliana e sahariana. Sono appena arrivato. La chiesa cattolica è piccola perché il 98% della popolazione si dichiara musulmano, ma molto impegnata nel dialogo e ben oraganizzata nel sociale. Il 18 febbraio c'è stato un colpo di stato militare che ha messo fine al regime di un presidente che aveva fatto cambiare la costituzione per rimanere ancora al potere dopo due mandati regolari. Ora il grande problema è il pericolo della fame perché i granai sono vuoti per la poca produzione di miglio dello scorso anno e la preparazione di elezioni libere e trasparenti, come di dice qui. La chiesa nigerina aiuta attraverso la Caritas et Dévellopement (CADEV) sia nella formazione sia per una soluzione dei problemi sociali e sia nella soluzione dei problemi politici facendo parte del gruppo che presenta proposte per una nuova costituzione. Il vescovo di Niamey fa parte dei cosiddetti "Uomini Saggi" (anche se si tratta di un francese) consultati nei momenti difficili del paese. Il Niger possiede la seconda grande miniera di uranio al mondo, ma nonostante questa sua ricchezza ha grosse difficoltà per assicurare un'alimentazione sufficiente a tutta la popolazione. Mi fermo qui per ora.

Chi volesse fare una bella sauna senza pagare un soldo può venire in Niger in questo periodo. La temperatura tra Aprile e fine Giugno è molto elevata: tra 42 e 47 gradi all'ombra  Può essere un problema per noi europei non per i nigerini che preferiscono questo caldo alla temperatura mite degli altri mesi.

 

Un saluto a tutti i missionari veneti nel mondo e a tutti i veneti sparsi nel mondo.

 

P. Vito Girotto, sma