Rientro nella missione di Cumura
(Guinea Bissau)

Ieri 17 settembre, gli amici di Cordenons hanno accompagnato me, P.Eugenio e un ragazzo della Guinea di nome Eringai, all'aereoporto di Bologna per ritornare in Guinea Bissau.

Ora mi trovo seduto sotto la veranda del mio ufficio in Ospedale a Cumura, a scrivere queste poche righe, per avvisarvi del mio rientro.... sta piovendo a dirotto e vedo i goccioloni di pioggia cadere dai manghi e unirsi alla corrente dell'acqua che va verso il mare...

Scrivo in questo paesaggio particolare, ma mi tornano in mente le ore di viaggio con l'”Air Maroc”. Un volo con scalo a Casablanca, sembrava di essere all'asilo per le decine di bambini che, tra strilli, pianti, grida ci hanno fatto passare le ore, accompagnati dalle loro madri, giovani, tutte con il velo mussulmano che tra di loro avevano tante cose da raccontarsi in arabo. Queste mamme solo quando il volume del frastuono superava i decibel sopportabili richiamavano qualcuno dei loro figli, questo prima nella sala imbarco ma poi la cosa continuava anche sull'aereo, per la gioia delle nostre orecchie! Un po' di pausa l'abbiamo avuta quando ci hanno offerto in volo il vassoio del pranzo.

Nell'attesa della coincidenza, a Casablanca, davanti al “gate” per Bissau, sempre i bambini erano in grande numero, ma i passeggeri che arrivavano non parlavano piú l'arabo, tutti il criolo. E' bello capire e ascoltare! Ognuno raccontava la propria esperienza, i paesi visitati, le persone incontrate, ecc…

A notte fonda siamo scesi all'aereoporto Osvaldo Vieira, aveva appena smesso di piovere e c'era quel tipico calore dato dall'umiditá del tempo delle piogge. Ci aspettavano all'entrata imponendo a ciascuno di lavarsi le mani con acqua e ipoclorito, penso, usando un unico rubinetto che usciva da un vascone di plastica. Ci dicevano che era necessario per la prevenzione Ebola!!!

Eseguite le procedure del passaporto, al nastro delle valigie ho trovato lo zio, fr. Silvano, che ci aspettava e durante il viaggio alla missione di Cumura ci siamo riaggiornati delle ultime novitá.

Scrivo queste poche righe, per avvisare del mio rientro tutti coloro che mi hanno dato l'email, anche perché con tanti non sono riuscito ad incontrarmi in questi pochissimi mesi.

Mi ero riproposto tante cose, ma bisogna sempre fare i conti con le distanze, i tempi di percorrenza, la possibilitá di incontro e i giorni che sono solo di 24 ore!

Ho conosciuto a Gemona e altrove, tante persone con cui ci siamo scambiati l'indirizzo che ho così inserito nella mia rubrica: saluto e auguro ogni bene!

Coloro che conosco di vecchia data e non sono riuscito a incontrare, o almeno a fare due chiacchere insieme al cellulare saluto augurando ogni bene.

Ringrazio il Signore per questo tempo trascorso in Italia per il “tagliando”, come lo chiamo io, che sono i controlli medici, analisi, ecc. Ho cercato di viverlo intensamente, nel preparare materiale per la Guinea e per tutti quelli che ho incontrato, amici, parenti, benefattori... perfino qualcuno rivisto dopo 30 anni!!

Tanti di costoro, direi quasi tutti, mi hanno chiesto una preghiera, una santa messa, un ricordo al Signore...

Questa sera alle 19.30 inizio...

Sentiamoci vicini pregando insieme il buon Dio.

La mia benedizione!

con affetto e riconoscenza, frate Gianfranco Gottardi