Ancora un attentato contro i cristiani in Nigeria: nella notte è stata attaccata una chiesa ad Okene, nello Stato centrale di Kogi. Secondo le prime frammentarie notizie, i morti sarebbero 19. Numerosi i feriti, alcuni in gravissime condizioni. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma tutto fa pensare all’ennesima strage perpetrata dal gruppo islamista “Boko Haram”. Il servizio di Alessandro Gisotti: ascolta
Radio Vaticana - Una nuova orribile strage a danno dei cristiani della Nigeria: un commando armato ha fatto irruzione nella chiesa “Deeper life” di Okene, nello Stato centrale di Kogi ed ha sparato sui fedeli raccolti in preghiera. Secondo fonti militari locali, riportate dall’Associated Press e dal quotidiano nigeriano Pmnews, nell’attacco sarebbero morte 19 persone. Molti i feriti tra i quali alcuni in gravissime condizioni che sono stati condotti agli ospedali della città di Lokoja, a 40 chilometri dal luogo della strage. Al momento non è giunta alcuna rivendicazione dell’attacco, ma le modalità fanno pensare che ci sia dietro la mano del gruppo islamista “Boko Haram”. Intanto, il presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, ha condannato la richiesta dello stesso “Boko Haram” di dimettersi e di convertirsi dal cristianesimo all'islam. “Quando i nigeriani votarono Jonathan come loro presidente", ha affermato il suo portavoce, "sapevano che stavano votando per un cristiano”. In qualità di presidente, ha aggiunto, “Jonathan e' il leader sia dei musulmani sia dei cristiani”.
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